lunedì 12 agosto 2013

ODE PRIMA Ode di Mosè nell’Esodo.

Sommerso il faraone nel mare, Mosè disse:
Al Signore cantiamo, perché si è grandemente glo­rificato.
Cantiamo al Signore, perché si è grandemente glorifi­cato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare.
Aiuto e scudo egli è stato per la mia salvezza: questi è il mio Dio e lo glorificherò; è il Dio di mio padre e lo esalterò.
Il Signore frantuma le guerre, Signore è il suo nome.
I carri del faraone e il suo esercito li ha gettati nel mare: ha sommerso nel Mar Rosso i capitani scelti della sua cavalleria.
Nel mare li ha sepolti: come pietra sono sprofondati nell'abisso.
La tua destra, Signore, con vigore si è resa gloriosa: la tua mano destra, Signore, ha infranto i nemici; con l’immane tua gloria hai distrutto gli avversari.
Hai inviato la tua ira che li ha divorati come paglia.
Si divise l’acqua al soffio del tuo furore; si consolidarono come muraglia le acque, si consolidarono i flutti in mezzo al mare.
Disse il nemico: Li inseguirò e li raggiungerò; dividerò le loro spoglie, sazierò la mia brama, ucciderò con la mia spa­da, dominerà la mia mano.
Tu hai mandato il tuo soffio e li ha ricoperti il mare, sono affondati come piombo nelle grandi acque.
Chi è come te fra gli dei, o Signore, chi è come te, glorioso tra i santi, mirabile nelle tue glorie, autore di portenti?
Hai teso la destra, li ha inghiottiti la terra.
Hai guidato con giustizia questo tuo popolo che hai riscat­tato: lo hai sospinto con la tua forza alla tua dimora santa.
Hanno udito le genti e si sono adirate: doglie hanno col­to gli abitanti della Filistea!
Si agitarono allora i capi di Edom e i principi di Moab: tremore li colse, vennero meno tutti gli abitanti di Canaan.
Piombi su di loro timore e tremore, restino pietrificati per la potenza del tuo braccio.
Finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia pas­sato questo tuo popolo che ti sei acquistato.
Falli entrare e piantali sul monte della tua eredità, nel­l’abitazione ben disposta che ti sei costruito, Signore, nel santuario che le tue mani hanno approntato.
Il Signore regna per i secoli, in eterno e per sempre.

Perché la cavalleria del faraone, con carri e cavalieri era entrata nel mare, e il Signore aveva ricondotto su di loro l’ac­qua del mare: ma i figli d’Israele erano passati sull’asciutto in mezzo al mare.
Gloria...
E ora...
Alleluia


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