sabato 31 agosto 2013

Inizio dell’Indizione, cioè del nuovo anno

1° SETTEMBRE
Inizio dell’Indizione, cioè del nuovo anno, e memoria del nostro santo padre Simeone stilita (459); inoltre, celebrazione della Santissima Madre-di-Dio del monastero dei Miaseni, del santo martire Aeitala (355), delle sante 40 donne (312) e di Ammone diacono, loro maestro; memoria dei santi martiri Callista, Evodio e Ermogene, fratelli (303-304); memoria di Gesú figlio di Nave e commemorazione del grande incendio (461).
VESPRO
Si salmeggia la prima stasi di Beato l’uomo (ss. 1-3). Al Signore, ho gridato, 10 stichi con 3 stichirà dell’Indizione, 3 prosómia del santo, e, ancora per il santo, 4 idiómela.
Dell’Indizione. Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.
Appresa la preghiera dal divino insegnamento * a noi impartito da Cristo stesso, * gridiamo ogni giorno al Creatore: * Padre nostro, che dimori nei cieli, * donaci il pane quotidiano, * senza far conto delle nostre colpe°.
Come un tempo furono giustamente * disseminati nel deserto * i cadaveri degli ebrei * che si erano ribellati a te, Sovrano dell’universo°, * cosí anche ora disperdi presso l’ade, o Cristo, * le ossa degli agareni empi e infedeli, * come dice il salmo°.
Tu che un tempo sul monte Sinai * hai scritto le tavole della Legge°, * tu stesso, nella carne, * hai ricevuto a Nazaret * un libro profetico da leggere, * o Cristo Dio, * e apertolo insegnavi ai popoli * che in te si era compiuta la Scrittura°.
Stichirá prosómia, del santo.
Tono pl. 1. Padre santo. Aftómelon.
Padre santo, * hai trovato una bella scala * con la quale sei salito nelle altezze, * come la trovò Elia nel carro di fuoco°: * ma egli non lasciò ad altri quella via di ascesa, * mentre tu, dopo la morte, * hai ancora la tua colonna. * Uomo celeste, * angelo terrestre, * astro insonne della terra, * Simeone santo, * intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Padre santo, * se la colonna potesse parlare, * non cesserebbe di proclamare le tue pene, * le tue fatiche, i tuoi gemiti; * sí, essa che ti sosteneva, veniva in realtà sostenuta, * come albero impinguato dalle tue lacrime; * sbigottirono gli angeli, * stupirono gli uomini, * ebbero timore i demoni * per la tua pazienza. * Simeone santo, * intercedi per la salvezza del-le anime nostre.
Padre santo, * imitando il tuo Sovrano * per la potenza del divino Spirito, * sei salito sulla colonna come sulla croce: * egli ha cancellato l’attestazione scritta * delle colpe di tutti°, * tu invece hai messo fine all’insorgere delle passioni; * egli come pecora°, * e tu come vittima; * egli sulla croce, * e tu sulla colonna. * Simeone santo, * intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Ancora 4 stichirà del santo, idiómela. Tono 2.
Da radice buona * è nato un buon frutto, * Simeone, sin dall’infanzia santo, * nutrito piú di grazia che di latte; * sollevato il corpo sulla pietra°, * ed elevata la mente sino a Dio, * si costruí con le virtú un’eterea dimora, * e volando nelle altezze insieme alle divine schiere, * divenne tabernacolo del Cristo Dio, * Salvatore delle anime nostre.
Rimane nei secoli la tua memoria, * santo padre Simeone, * e la mitezza del tuo cuore, * o servo beato, * poiché anche se tra di noi te ne sei andato, * o buon pastore, * non ti sei separato da noi con lo spirito, * tenendoti davanti a Dio con amore * e unendoti ai cori degli angeli nei cieli: * insieme a loro supplica * per la salvezza delle anime nostre.
Stesso tono. Di Cipriano.
L’urna delle tue reliquie, * padre degno di ogni lode, * fa scaturire guarigioni; * e la tua santa anima, unita agli angeli, * giustamente esulta. * Poiché dunque hai famigliarità col Signore, * o santo, * e con gli incorporei fai coro nei cieli, * supplicalo per la salvezza delle anime nostre.
Stesso tono. Di Germano.
Hai amato, o teòforo, la celeste filosofia, * sei uscito dal mondo * per vivere al di sopra delle realtà visibili, * e sei divenuto divino specchio di Dio senza macchia; * sempre unito alla luce, * aggiungevi luce a luce, * e piú luminosa avesti in sorte la beata fine: * intercedi per le anime nostre, * sapiente Simeone.
Gloria. Del santo. Tono pl. 2. Di Germano.
La divina grazia aleggia sull’urna delle tue reliquie, * Simeone consacrato: * per questo all’odore del profumo dei tuoi prodigi noi correremo°, * per attingere la guarigione dei nostri mali. * Padre santo, * supplica dunque il Cristo Dio * per le anime nostre.
Ora e sempre. Dell’Indizione. Stesso tono. Di Byzantios.
Tu, congiunto al santo Spirito, * Verbo senza principio e Figlio, * con lui creatore e artefice * di tutte le cose visibili e invisibili, * benedici la corona dell’anno°, * custodendo nella pace i popoli di retta fede, * per intercessione della Madre-di-Dio * e di tutti i tuoi santi.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura della profezia di Isaia (61,1-10).
Lo Spirito del Signore è su di me, poiché egli mi ha unto; mi ha inviato a evangelizzare i poveri, a sanare i contriti di cuore, ad annunciare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, a proclamare l’anno accetto del Signore, e il giorno della retribuzione per il nostro Dio; a consolare tutti quelli che sono in lutto, a dare a quelli che fanno lutto su Sion gioia invece di cenere, unzione di allegrezza per quelli che fanno lutto, abito di gloria invece di spirito abbattuto; e si chiameranno generazione di giustizia, piantagione del Signore a sua gloria. Ed edificheranno i deserti antichi, rialzeranno luoghi prima desolati e rinnoveranno città deserte, desolate da generazioni e generazioni. E verranno stranieri a pascolare le tue pecore, estranei saranno tuoi aratori e vignaioli. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del vostro Dio. Vi si dirà: Mangerete il vigore delle genti, e sarete ammirati per la loro ricchezza. In cambio della vostra duplice vergogna e della confusione, tripudierà la loro parte. Perciò erediteranno una seconda volta la loro terra, e letizia eterna sarà sul loro capo. Perché io sono il Signore che ama la giustizia e odia le inique rapine: darò ai giusti il compenso della loro fatica, e stabilirò con loro un patto eterno. Sarà nota tra le genti la loro discendenza, e la loro prole in mezzo ai popoli: chi li vedrà riconoscerà che essi sono la discendenza benedetta da Dio nei secoli, e essi si allieteranno gioiosi nel Signore.
Lettura del libro del Levitico (dal cap. 26).
Il Signore parlò ai figli d’Israele, dicendo: Se camminerete secondo i miei precetti e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, io darò la pioggia a suo tempo e la terra darà i suoi prodotti e gli alberi dei campi daranno i loro frutti. Il tempo della trebbiatura si congiungerà per voi a quello della vendemmia, e quello della vendemmia a quello della semina. Mangerete a sazietà il vostro pane, abiterete con sicurezza nella vostra terra e non ci sarà chi vi spaventi. Distruggerò le belve dalla vostra terra e la guerra non attraverserà la vostra terra; i vostri nemici cadranno davanti a voi e cinque di voi ne inseguiranno cento, e cento di voi ne inseguiranno decine di migliaia. Io volgerò lo sguardo su di voi e vi benedirò, vi farò crescere e vi moltiplicherò e stabilirò con voi il mio patto. Mangerete i prodotti vecchi e quelli piú vecchi ancora e porterete via quelli vecchi per far posto ai nuovi. La mia anima non vi avrà in orrore, camminerò tra voi e sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo.
Ma se non mi ascolterete e non metterete in pratica questi miei precetti e vi ribellerete ad
essi e la vostra anima prenderà in orrore i miei giudizi, cosí da non mettere in pratica tutti i miei comandamenti, io a mia volta farò con voi cosí: farò venire su di voi la penuria, seminerete invano i vostri semi, e i vostri avversari mangeranno le vostre fatiche. Porrò il mio volto contro di voi e cadrete davanti ai vostri nemici, vi inseguiranno e fuggirete senza che nessuno vi insegua. Spezzerò l’alterigia della vostra superbia; renderò per voi il cielo come ferro, e la terra come bronzo.
Vana sarà la vostra forza, e la vostra terra non darà il suo seme e gli alberi del campo non daranno il loro frutto. Manderò contro di voi le belve selvagge della terra che distrug-geranno il vostro bestiame, e passerà la spada e vi ridurrà in pochi. La vostra terra sarà deserta e le vostre abitazioni saranno deserte: se avrete camminato opponendovi a me, an-ch’io procederò contro di voi con animo ostile, dice il Signore Dio, il santo d’Israele.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (4,7-15).
Il giusto, quand’anche giunga a morire, sarà nel riposo: poiché vecchiaia venerabile non è quella di un lungo tempo di vita, né si misura col numero degli anni. Ma la prudenza equivale per gli uomini alla canizie, e età avanzata è una vita senza macchia. Divenuto gradito a Dio, è stato da lui amato, e poiché viveva tra peccatori, è stato trasferito. È stato rapito perché la malizia non alterasse la sua intelligenza e l’inganno non sviasse la sua anima. Poiché il cattivo fascino del male oscura il bene, e l’agitarsi della concupiscenza guasta la mente innocente. Reso in breve perfetto, ha portato a termine un lungo corso: la sua anima era infatti gradita al Signore, per questo si è affrettato a toglierlo di mezzo alla malvagità. I popoli hanno visto ma non hanno compreso, né hanno posto mente a questo fatto: che grazia e misericordia sono con i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.
Allo stico, stichirá idiómela dell’Indizione.
Tono 1. Di Giovanni monaco.
È giunto l’inizio dell’anno, * e ci invita ad onorare coloro che lo illustrano, * i fratelli lottatori Callista, Evodio ed Ermogene; * Simeone pari agli angeli; * Gesú figlio di Nave; * i sette fanciulli di Efeso; * il coro quaranta volte risplendente delle sante donne: * unendoci alla loro memoria, * o amici di questa festa, * gridiamo con fervore: * Signore, benedici le o-pere delle tue mani, * e concedici di passare utilmente il ciclo dell’anno.
Stico: A te si addice l’inno, o Dio, in Sion, e a te si renderà il voto in Gerusalemme.
Cristo Dio nostro, * che hai creato l’universo con sapienza°, * e dal nulla lo hai tratto all’essere°, * benedici la corona dell’anno°, * e custodisci libera da assedio la nostra città; * rallegra con la tua potenza * i nostri re fedeli°, * concedendo loro vittoria contro gli avversari, * donando al mondo la grande misericordia°, * per la mediazione della Madre-di-Dio.
Stico: Ci sazieremo dei beni della tua casa: santo è il tuo tempio, mirabile nella giustizia.
Tono 2. Di Cipriano.
Mirabile sei, o Dio, * mirabili le tue opere, * e imperscrutabili le tue vie: * sei sapienza di Dio°, * ipòstasi perfetta e potenza, * sinergía coeterna, con lui senza principio; * tu dunque, con onnipotente potestà * sei venuto nel mondo, * ineffabilmente nato da Madre ignara d’uomo, * senza mutamento nella Divinità, * per cercare la creatura che avevi fatta bella, * disponendo termini e tempi a nostra salvezza°, * o immutabile; * per questo a te acclamiamo: * Signore buono, gloria a te.
Stico: Benedici la corona dell’anno della tua benignità, Signore.
Stesso tono. Di Giovanni monaco.
Tu che hai creato l’universo con sapienza°, * Verbo del Padre che sei prima dei secoli, * e formato tutta la creazione con la tua parola onnipotente°, * benedici la corona dell’anno della tua benignità°, * e, con la mediazione della Madre-di-Dio, * distruggi le eresie, * nella tua bontà e nel tuo amore per gli uomini.
Gloria. Del santo. Tono pl. 1.
Padre santo, * hai trovato una bella scala * con la quale sei salito nelle altezze, * come la trovò Elia nel carro di fuoco°: * ma egli non lasciò ad altri quella via di ascesa, * mentre tu, dopo la morte, * hai ancora la tua colonna. * Uomo celeste, * angelo terrestre, * astro insonne della terra, * Simeone santo, * intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Ora e sempre. Dell’Indizione.
Stesso tono. Di Giovanni monaco.
Tu, o Re, * tu che sei e rimani * per i secoli senza fine, * ricevi la preghiera dei peccatori che chiedono salvezza, * e concedi, o amico degli uomini, * fertilità alla tua terra, * donando climi temperati; * combatti insieme al nostro fedelissimo re * contro i barbari atei, * come facesti un tempo con Davide: * poiché sono venuti nelle tue dimore * e hanno contaminato il luogo santissimo, o Salvatore°; * ma tu dona vittoria, o Cristo Dio, * per l’intercessione della Madre-di-Dio: * perché tu sei vittoria e vanto degli ortodossi.
Apolytíkion dell’Indizione. Tono 2.
Artefice di tutto il creato, * che hai posto in tuo potere tempi e momenti°, * benedici la corona dell’anno * della tua benignità, Signore°, * custodendo nella pace i tuoi re e la tua città, * per intercessione della Madre-di-Dio: * e salvaci.
Gloria. Del santo. Tono 1.
Sei divenuto colonna di pazienza, * emulando i progenitori, o santo: * Giobbe nei patimenti, * Giuseppe nelle tentazioni, * e il modo di vita degli incorporei, * pur essendo in un corpo. * Simeone, santo padre nostro, * intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
Ora e sempre. Della Madre-di-Dio. Tono grave.
Gioisci, piena di grazia°, * Vergine Madre-di-Dio, * porto e protezione del genere umano: * da te infatti si è incarnato il Redentore del mondo, * e tu sola sei madre e vergine, * sempre benedetta e glorificata: * intercedi presso il Cristo Dio * perché doni pace a tutta la terra.
ORTHROS
Dopo la prima sticología, káthisma dell’Indizione.
Tono pl. 4. Ineffabilmente concepita in grembo.
Tu che dai stagioni fruttifere * e piogge dal cielo agli abitanti della terra, * accogliendo anche ora le preghiere dei tuoi servi, * libera da ogni angustia la tua città: * poiché le tue compassioni sono per tutte le tue opere°. * Benedicendo dunque l’entrare e l’uscire°, * dirigi per noi le opere delle nostre mani°, * e donaci, o Dio, * la remissione delle colpe: * tu infatti, nella tua potenza, * hai tratto dal nulla all’essere tutte le cose°.
Gloria. Ora e sempre. Lo stesso tropario.
Dopo la seconda sticología, káthisma del santo.
Tono pl. 1. Cantiamo, fedeli.
Adornando la tua vita con la continenza * e mortificando il corpo, * tu hai annientato gli assalti del nemico, * padre beato; * e te ne sei andato verso Dio, * nella vita eterna, * quale degno erede: * non cessare dunque di intercedere * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Gloria. Tono 4. Presto intervieni.
Sei entrata con fede * nell’arena del martirio, o Callista, * annunciando Cristo Dio nostro, * insieme ai tuoi due fratelli: * poiché, allevandoli con amore, * li avevi resi veri strumenti spirituali * della Chiesa di Cristo; * per questo sei stata unita a loro, o martire, * nella vita di lassú.
Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
Presto accogli, o Sovrana, * le nostre suppliche, * e presentale al tuo Figlio e Dio, * o Signora tutta immacolata. * Sciogli le difficoltà di quanti a te accorrono, * sventa le insidie e gli attacchi sfrontati, * o Vergine, * di quanti ora si armano * contro i tuoi servi.
Dopo il polyéleos, káthisma delle sante donne.
Tono 1. I soldati a guardia della tua tomba.
Agnelle razionali, * siete state offerte nella fede, * mediante il martirio, * all’agnello e pastore°, * dopo aver compiuta la corsa e conservata la fede°: * perciò noi oggi, pieni di gioia, * celebriamo la vostra sacra memoria, * o degne di ammirazione, * magnificando Cristo.
Gloria. Ora e sempre. Tono 4. Restò attonito Giuseppe.
Ci prostriamo con fede a te, * Sovrano dell’universo che provvedi ogni bene, * e con ardore esclamiamo: * Mosso dalla tua amorosa compassione, * o Salvatore, * e dalle preghiere di colei che ti ha generato * e di tutti coloro che sempre ti sono stati graditi, * concedi nella tua bontà * a coloro che ti onorano nelle tue due nature * e ti glorificano con fede, * di condurre un anno a te accetto.
Anavathmí. Antifona 1. del tono 4.
Prokímenon. Tono 4.
Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
Stico: Che cosa renderemo al Signore per tutto ciò che ci ha dato?
Vangelo del santo.
Lettura del santo vangelo secondo Luca (6,17-23).
In quel tempo Gesú si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla dei suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesú diceva: Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli.
Salmo 50. Gloria. Per l’intercessione del tuo santo. Ora e sempre. Per l’intercessione della Madre-di-Dio.
Poi lo stico: Pietà di me, o Dio.
Stichirón idiómelon. Dell’Indizione. Tono 2.
Tu che hai creato l’universo con sapienza°, * Verbo del Padre che sei prima dei secoli, * e formato tutta la creazione con la tua parola onnipotente°, * benedici la corona dell’anno della tua benignità°, * e, con la mediazione della Madre-di-Dio, * distruggi le eresie, * nella tua bontà e nel tuo amore per gli uomini.
Salva, o Dio, il tuo popolo, ecc.
Kondákion dell’Indizione.
Tono 4. Tu che volontariamente.
Creatore e Sovrano dei secoli, * Dio dell’universo, * veramente sovrasostanziale, * benedici questo ciclo annuale, * salvando con la tua infinita misericordia, * o com-passionevole, * tutti coloro che rendono culto a te, * unico Sovrano, * e che con timore gridano a te, * o Redentore: * Concedi che per tutti * quest’anno sia propizio.
Un altro kondákion, del santo. Tono 2. Aftómelon.
Cercando le cose dell’alto°, * mentre eri congiunto a quelle di quaggiú, * e facendo della colonna un carro di fuoco°, * per essa, o santo, * sei divenuto compagno degli angeli, * con i quali incessantemente * per noi tutti intercedi * presso il Cristo Dio.
Ikos.
Quale lingua umana potrà mai narrare * la vita irreprensibile di Simeone, * a sua lode? * E tuttavia, con la sapienza di Dio, * canterò i combattimenti dell’eroe * e le lotte di colui che sulla terra * è apparso a tutti i mortali come un astro, * colui che per la sua costanza, * ha straordinariamente rifulso nel coro degli angeli: * incessantemente con essi, infatti, cantando a Cristo, * con la continenza ha acquisito la purezza, * e incessantemente per noi tutti intercede.
Sinassario.
Settembre, mese di 30 giorni.
Il 1° di questo stesso mese, inizio dell’Indizione, cioè del nuovo anno.
Memoria del miracolo compiuto dalla santa Madre-di-Dio nel monastero dei Miaseni; e commemorazione dell’incendio.
Memoria del santo padre nostro Simeone stilita.
Memoria di santa Marta, madre di san Simeone, della santa Evanzia e del giusto Gesú di Nave.
Memoria delle sante 40 martiri, vergini e ascete, e del diacono Ammone, loro maestro.
Memoria dei santi fratelli martiri Evodio, Callista e Ermogene.
Per la loro santa intercessione, o Dio, abbi pietà di noi. Amen.
Canone dell’Indizione. Poema di Giovanni monaco.
Ode 9. Tono 1. Irmós.
Il roveto ardente che non si consumava° * ci ha mostrato una figura del tuo parto puro. * Estingui ora, ti preghiamo, * la fornace delle tentazioni * che infuria contro di noi, * affinché, o Madre-di-Dio, * incessantemente ti magnifichiamo°.
Tropari.
Verbo e potenza di Dio, * vera sapienza enipostatica°, * che sapientemente sostieni e governi l’universo, * dirigi anche ora in tranquilla quiete * questo tempo che sta innanzi ai tuoi servi.
Sola sei prima dei secoli, * perché hai creato i secoli e su di essi regni, * o Deità trisipostatica, una e indivisa: * per le suppliche della pura Madre-di-Dio, * fa’ che quest’anno * porti alla tua eredità vittorie.
Theotokíon.
Salvatore e ordinatore dell’universo, * artefice e signore del creato, * per le suppliche di colei che ti ha verginalmente generato, * dona al tuo mondo la pace, * e custodisci la tua Chiesa * sempre libera da sconvolgimenti.
Katavasía.
Sei mistico paradiso * che, senza coltivazione, o Madre-di-Dio, * ha prodotto il Cristo, * dal quale è stato piantato sulla terra * l’albero vivificante della croce: * adorando lui, per essa che ora viene esaltata, * noi magnifichiamo te.
Exapostilárion dell’Indizione.
Con i discepoli conveniamo.
Dio degli dèi e Signore, * natura trisipostatica, * inaccessibile, eterna, increata, * artefice onnipotente di tutte le cose, * a te noi tutti ci prostriamo, * e te imploriamo: * Benedicendo nella tua bontà questo anno, * custodisci nella pace i re * e tutto il tuo popolo, * o compassionevole.
Del santo, stessa melodia.
Come un astro, o santo, * la tua vita apportatrice di luce * ha brillato e ha illuminato tutta la terra * con i raggi dei prodigi: * poiché con una colonna, o padre, * sei salito come per una scala a Dio, * dove è realmente il culmine, * o Simeone, * dei desideri di tutti, * e là preghi, o beato, * per noi che ti onoriamo.
Theotokíon, stessa melodia.
Tu che sei artefice e ordinatore di tutto il creato, * e hai posto in tuo potere tempi e momenti°, * corona, o compassionevole, il ciclo dell’anno * con le benedizioni della tua beni-gnità°, * custodendo il tuo popolo nella pace, * incolume, illeso; * ti supplichiamo per l’inter-cessione di colei che ti ha partorito * e degli angeli divini.
Alle lodi, 4 stichi e i seguenti stichirá idiómela.
Tono 3. Di Giovanni monaco.
Verbo del Padre che sei prima del tempo, * tu che sei in forma di Dio°, * che hai composto il creato, * traendolo dal non essere all’essere°, * e hai posto in tuo potere tempi e momenti°, * benedici la corona dell’anno della tua benignità°, * donando pace alle tue Chiese, * vittorie al fedelissimo re, * fertilità alla terra, * e a noi, la grande misericordia°.
Dello stesso. Tono 4.
Il tuo regno, Cristo Dio, * è regno di tutti i secoli, * e il tuo potere è in ogni generazione°: * poiché tutto hai fatto con sapienza°, * predisponendo per noi tempi e momenti°. * Noi dunque, rendendo grazie in tutto e per tutto, gridiamo: * Benedici la corona dell’anno della tua benignità°, * e rendici degni di acclamare, * senza che ci sia di condanna: * Signore, gloria a te.
Stesso tono. Di Andrea Pyros.
Le tue vie, o Dio, * le tue vie sono grandi e meravigliose: * noi magnifichiamo la potenza della tua economia perché, * luce da luce, * tu sei venuto nel tuo misero mondo, * e hai tolto la maledizione del vecchio Adamo°, * secondo il tuo beneplacito, o Verbo, * e con sapienza hai stabilito per noi tempi e momenti° * per glorificare la tua onnipotente bontà. * Signore, gloria a te.
Tono 2. Di Germano.
Quando con la tua passione, Signore, * hai reso salda la terra°, * allora anche i deboli si sono cinti di potenza°. * Le donne si sono fatte coraggiose * contro il durissimo tiranno, * e riparata la sconfitta della madre, * di nuovo sono tornate al gaudio del paradiso, * a gloria tua, * che sei nato da una donna * e hai salvato il genere umano.
Gloria. Del santo. Tono 2.
Da radice buona * è nato un buon frutto, * Simeone, sin dall’infanzia santo, * nutrito piú di grazia che di latte; * sollevato il corpo sulla pietra°, * ed elevata la mente sino a Dio, * si costruí con le virtú un’eterea dimora, * e volando nelle altezze insieme alle divine schiere, * divenne tabernacolo del Cristo Dio, * Salvatore delle anime nostre.
Ora e sempre.
Dell’Indizione. Tono pl. 4. Di Germano.
Tu che con ineffabile sapienza * hai formato l’universo, * o Verbo, Cristo Dio, * tu che hai predisposto tempi e momenti°, * benedici le opere delle tue mani; * rallegra il re fedele con la tua potenza°, * dandogli forza contro i barbari, * poiché solo sei buono e amico degli uomini.
Grande dossologia, apolytikíon e apólysis.
AVVERTENZA. Dal 24 agosto al 21 settembre si cantano le katavasíe della festa dell’Esaltazione della Croce: Tracciando una croce.
Estratto da “ANTHOLOGHION” di tutto l’anno – Vol. I – LIPA srl, Roma 1999
Traduzione dal greco di Maria Benedetta Artioli
Introduzione di p. Olivier Raquez osb


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