Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo Dio nostro abbi pietà di noi. Amìn
Gloria a Te, Dio nostro, Gloria a Te!
Re Celeste Paraclito, Spirito di veritа, tu che ovunque sei e tutto riempi, tesoro dei beni ed elargitore di vita, vieni ed abita in noi, e purificaci da ogni macchia e salva, o buono, le anime nostre.
Santo e Dio, Santo e forte, Santo e immortale, abbi pietа di noi (3 volte)
Tuttasanta Triade abbi pietа di noi, Signore perdona i nostri peccati, Sovrano rimetti le nostre iniquitа, Santo visita e guarisci le nostre infermitа per la gloria del Tuo Nome.
Signore Pietа, Signore Pietа, Signore Pietа.
Gloria al Padre e al Figlio e al Santo Spirito, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amìn
Padre nostro che sei nei Cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontа, come in cielo e così sulla terra, dacci oggi il nostro pane sovra-essenziale e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal maligno.
Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietа di noi. Amìn
Abbi pietа di noi Signore, abbi pietа di noi, che non capendo nessuna risposta questa preghiera portiamo a te come a sovrano, noi peccatori tuoi servi, abbi Pietа di noi.
Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito
Signore abbi pietа di noi che verso di Te rivolgiamo la nostra fiducia, non ti adirare verso di noi e non guardare i nostri peccati, cerca adesso di essere come sempre misericordioso e fa uscire da noi i nostri nemici, che tu sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo, tutto il lavoro delle tue mani e nel tuo Nome ti stiamo invocando.
Ora e sempre nei secoli dei secoli. Amìn
Spalanca la porta della tua misericordia verso di noi, benedetta nostra Madre di Dio Vergine Maria, per non perderci rimettiamo la nostra fiducia in te, per essere salvati attraverso te, per superare le difficoltа, perché tu sei la salvezza di tutto il popolo cristiano.
Signore Pietа…(12 volte)
Gloria al Padre e al Figlio e al Santo Spirito e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amìn
Credo in un unico Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le realtà sia visibili che invisibili.
E in un unico Signore: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’Unigenito, il generato dal Padre prima di tutti i secoli. Luce da luce; Dio vero da Dio vero; generato, non creato; coessenziale al Padre; mediante cui tutte le realtà presero esistenza. E per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli e si incarnòdallo Spirito Santo e da Maria Vergine, e si fece uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e soffrì, e fu sepolto. E resuscitò il terzo giorno, secondo le scritture. E risalì ai cieli e siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà con Gloria a giudicare i vivi e i morti; il cui regno non avrà fine.
E nello Spirito, che è Santo, Signore, vivifico, procede dal Padre, insieme col Padre e col Figlio èadorato e glorificato, parlò per mezzo dei Profeti.
E nell’Unica, Santa, Cattolica e Apostolica Chiesa. Confesso un unico Battesimo per la remissione dei peccati. Aspetto la resurrezione dei morti. E la vita del secolo venturo. Amìn
Apolitikion.
Sei stato utile e grande, aiuto ti sei mostrato alla gente negli ostacoli e nei pericoli, Grande Martire, trovando ai tanti uomini quanto avevano smarrito, i ladri hai inseguito, allontanando tutto ciò da quanti t’invocavano, tu li esaudivi, per questo ti preghiamo di essere misericordioso verso di noi quale ti cantiamo:
Rallegrati Santo Grande martire Mina, che molto hai sofferto.
Venendo dentro di te la Parola di Dio, la tua immagine è stata illuminata, e sul tuo esempio molti altri martiri hanno attinto e sofferto come te, fino allo spargimento di sangue divenendo i protettori di quanto v’invocano, per questo ti cantiamo:
Rallegrati, stella che non si spegne;
Rallegrati, raggio di fuoco immateriale;
Rallegrati, luce per quanti cercano ciò che hanno smarrito;
Rallegrati, inseguitore dei ladri;
Rallegrati, perché sempre scopri il segreto che sta nel cuore di coloro che calpestano la Legge di Dio;
Rallegrati, per la barriera che poni davanti ai peccatori;
Rallegrati, per il pilone che poni davanti a coloro che si recano a far del male;
Rallegrati, per l’ostacolo che poni a coloro che vogliono la ricchezza in modo sbagliato;
Rallegrati, per il soffio di forza che dai ai cuori dei sofferenti;
Rallegrati, per la mano che scopre i malfattori;
Rallegrati, per la catena che lega le mani di coloro che operano ingiustizie;
Rallegrati, per la nebbia che poni davanti i pensieri sporchi degli uomini;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Presto vincitore ti sei fatto, persecutore di quelli che volevano rapinare il lavoro del povero, rattristato del suo destino e per difendere la luce della sua anima, essendo minacciato di quanto accadeva, per questo tutti cantiamo: Gloria a te Martire e Lode a Dio.
Alliluia.
Indegni quelli che sono senza legge di Dio, noi non possiamo essere sottoposti ai loro piedi. Santo soccorrici quando vogliono mettersi sopra di noi come le onde del mare, che vengono spumeggiando sulle ali del vento furioso; e non permettere che noi siamo abbattuti come le canne dal vento e concedici di benedirti dicendo:
Rallegrati, per la nostra speranza;
Rallegrati, per il cadere dei nostri nemici;
Rallegrati, per tenere i nostri nemici dentro il recinto;
Rallegrati, per frenare gli orgogliosi rapinatori;
Rallegrati, per quanti vengono scossi per aver calpestato i tuoi doni;
Rallegrati, per coloro che non danno onore ai tuoi miracoli che sono considerati minimi;
Rallegrati, per coloro che soffrono senza invocare il tuo nome;
Rallegrati, per coloro che ti procurano amarezza;
Rallegrati, per coloro che ricevono le lodi ringraziandoti;
Rallegrati, per la tua misericordia che tutti gli uomini ricevono;
Rallegrati, per coloro che hanno errato e tornano a pregare;
Rallegrati, per quanti si umiliano dopo aver peccato, essendo tu intercessore;
Rallegrati, Santo Grande Martire Mina che molto hai sofferto.
La giustizia e la pace avendo nel Tuo spirito, hai abbandonato l’esercito non potendo sopportare di vedere inchinare il loro capo agli idoli, per questo sei salito nelle montagne digiunando, pregando, pulendo in questo modo l’anima dai peccati, divenendo più forte nella Fede del Signore Nostro Gesù Cristo, cantiamo;
Alliluia.
I pagani, non potendo sopportare la tua sequela a Dio, veniva fuori la falsità dalla loro condotta. Che una volta parlando il Santo Martire al popolo della propria fede a Cristo, dimostrò che c’è un solo Dio che opera miracoli e non le pietre; il ferro al quale era sottoposto dalle torture, lo ha ricevuto con amore, per questo ti cantiamo:
Rallegrati, che le tue ferite sono state riaperte con spazzole di crini;
Rallegrati, che sei stato bruciato con il fuoco;
Rallegrati, che hai avuto pazienza nel sopportare il bruciore delle spine;
Rallegrati, che hai sopportato in tutto il tuo corpo le ferite inferte dai pungoli;
Rallegrati, che hai sofferto sulle tue tempie i martelli di ferro;
Rallegrati, che le altre torture hai sopportato con pazienza;
Rallegrati, che non hai negato Dio per la tua sofferenza;
Rallegrati, che hai lottato con gioia senza tener conto del tuo corpo e del tuo sangue;
Rallegrati, che Alessandria è rimasta impaurita della grande tua fede;
Rallegrati, che i nemici erano impauriti per il tuo ardore;
Rallegrati, che non avendo trovato una tortura per te hanno dovuto sottostare alla legge della spada per darti la morte;
Rallegrati, che molti che ti guardavano ti benedicevano dicendo:
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che tanto hai sofferto.
La grande fede Cristiana Ortodossa della Chiesa, alzando alla fine la croce fra i popoli pagani, dopo la caduta dei nemici del cristianesimo, ha costruito in Alessandria la grande Chiesa del Santo, l’amico di Cristo, il cittadino dal tempo dell’Imperatore Costantino e le sono state condotte le sante reliquie per le quali noi c’inchiniamo e cantiamo a Dio.
Alliluia.
Preghiamo alzando la voce verso te: sbrigati Santo, a proteggerci e non allontanarti e donaci la misericordia che dovunque senza te, noi non saremo tranquilli per i nostri peccati, sapendo che primaè Dio e la Sua Madre e poi Te che con amore hai dimostrato la fede per Cristo sopportando le torture per la nostra salvezza. Tendi la tua mano verso di noi, grande martire che ti benediciamo cantando:
Rallegrati, tu che trovi gli oggetti smarriti;
Rallegrati, tu che porti indietro gli oggetti senza che siano deturpati;
Rallegrati, tu che ti compiaci delle buone azioni degli uomini;
Rallegrati, tu che procuri la felicità dei negozianti che onestamente guadagnano;
Rallegrati, tu che sei il vigile protettore, di quanti vivono in città e campagne privi del necessario;
Rallegrati, tu che proteggi coloro che sono minacciati dal fuoco e dai venti;
Rallegrati, tu che difendi i popoli minacciati;
Rallegrati, tu che insegni a quanti a te si rivolgono;
Rallegrati, tu che doni la salvezza agli uomini che vengono baciati dalla morte improvvisa;
Rallegrati, tu che doni la salvezza a quanti in mare sono in pericolo nelle tempeste;
Rallegrati, tu che provvedi alla libertà dei popoli oppressi;
Rallegrati, tu che insegni ai viaggiatori la giusta via;
Rallegrati, tu che vieni in aiuto agli uomini negli incidenti;
Rallegrati, tu che proteggi le navi nei viaggi dai venti tumultuosi;
Rallegrati, tu che accarezzi le anime di coloro che soffrono ingiustamente;
Rallegrati, tu che vieni in soccorso di chi piange;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Cibo per la nostra salvezza manda a noi da Dio, grande Santo, perché non veniamo divorati dalle tenebre per i nostri peccati che continuiamo a commettere, perché siamo peccatori. Per ogni peccato commesso, con la preghiera nostra e l’intercessione dei Santi Martiri, potremo trovare la Misericordia di Dio cantando;
Alliluia.
Il cuore che soffre e che chiede misericordia da Dio, non sarà deluso dice il Re e Profeta Davide. Per questo umiliandoci fino alla morte ci pieghiamo fino a te, grande Martire Mina, chiedendo di pregare Dio per noi peccatori per tacitare i dolori, vincendo i nemici che stanno lottando contro le leggi Sue. Avvicinati verso di noi, Santo, avvicinati a tutti coloro che soffrono perché possano baciarti le mani cantando:
Rallegrati, perché sei ardente mediatore di coloro che soffrono per l’Amore di Dio;
Rallegrati, perché insisti presso Dio per noi;
Rallegrati, perché sei grande aiuto, di quelli che sono fedeli ai voleri di Dio;
Rallegrati, per la nostra speranza e che mai ci vergogneremo a causa di Cristo;
Rallegrati, per l’incenso gradito al Cielo nelle preghiere;
Rallegrati, vaso scelto dalla Santa Triade;
Rallegrati, per quanti non vogliono operare il male agli uomini;
Rallegrati, per coloro che hanno il dono della Sapienza;
Rallegrati, per il santo zelo che doni per fare le opere buone;
Rallegrati, perché consigli sempre a vivere in unione e amore verso Dio;
Rallegrati, perché molti hai riportato alla preghiera;
Rallegrati, perché per tutti stai pregando sempre;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
L’Ebreo che era stato derubato dal Cristiano del suo piccolo tesoro, lo aveva lasciato a lui per custodirlo fino al suo ritorno, venne battezzato vedendo il miracolo quando scoprì la veritа; il Cristiano impaurito dalla sua azione cattiva temeva per la sua anima per l’attaccamento al denaro, tornò alla preghiera cantando a Dio.
Alliluia.
Il Cristiano che giurò falsamente e che non era giusto amico dell’Ebreo, uscendo dalla Chiesa tua, dove aveva testimoniato il falso e che non riconosceva il furto, il cavallo lo buttò per terra, facendogli perdere l’anello e la chiave. Tu hai fatto scoprire al servo inviandolo la cassetta e l’anello, facendo restituire tutto quanto all’Ebreo, sconfessando così la menzogna, per questo noi cantiamo a te:
Rallegrati, che hai fatto scoprire la bugia;
Rallegrati, che hai riportato l’oro rubato;
Rallegrati, che hai sconfessato le azioni malvagie;
Rallegrati, per l’amarezza e il disgusto per queste azioni;
Rallegrati, per il compito del cristiano di rispettare le leggi;
Rallegrati, per la grazia del battesimo donata all’ebreo;
Rallegrati, perché hai fatto tornare sulla retta via il cristiano;
Rallegrati, perché venga glorificata la Chiesa Cristiana Ortodossa;
Rallegrati, che attraverso il miracolo hai mostrato la potenza di Dio;
Rallegrati, che per tua intercessione due anime sono salve;
Rallegrati, Santo di Cristo degno di ricevere la lode;
Rallegrati, Santo grande martire Mina, che tanto hai sofferto.
Le catene piene di magia del demonio, che voleva prendere le anime per attirarle a sé, come saràpossibile distruggerle se non abbiamo in noi la consapevolezza della Salvezza! Questo dono diventando più forte per l’intercessione dei Santi Martiri scelti da Dio, distrugge le nebbie del nemico e slega i nodi per mezzo della preghiera, cantando a Dio;
Alliluia.
Gloria a Te, Re Santo, Dio Onnipotente, che in mezzo a noi e per noi uomini, hai scelto i Santi Martiri e Apostoli quali protettori dagli inganni dei nemici, affinché possiamo godere insieme della Bontà di Dio che è infinita; perché sempre sarà glorificato il Suo Santo Nome in eterno, per il quale cantiamo:
Rallegrati, Mina amato da tutti;
Rallegrati, Martire gaudente;
Rallegrati, lottatore instancabile;
Rallegrati, grande Martire Mina che non sentivi il peso della sofferenza;
Rallegrati, per la tua mente luminosa;
Rallegrati, perché eri sempre vigile alla chiamata;
Rallegrati, medico delle anime;
Rallegrati, giudice giusto;
Rallegrati, pilone che sostenevi gli affaticati;
Rallegrati, dono senza fine;
Rallegrati, portatore di grazie;
Rallegrati, per i tanti miracoli ottenuti da Dio;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che hai tanto sofferto.
Il tuo nome che è più grande di tutti gli altri Santi, è stato fatto per i cristiani motivo di desiderio,Grande Mina, molti volendo trovare ciò che avevano perso, soffrendone vengono anche oggi piangendo davanti alla tua icona con tanta fede, pregando di ottenere la tua misericordia, ti porgono le loro richieste porgendoti le lodi e cantando a Dio;
Alliluia.
Affaticati dalle onde che ci sovrastano, non possiamo lottare e non siamo degni della tua misericordia, perché ancora il nostro comportamento e i pensieri non sono puri per ricevere la Grazia. Per questo cadiamo davanti a te, per ricevere aiuto a uscirne fuori, ottenendo forza e amore da Dio, allontanando così i nemici e poter cantare:
Rallegrati, torre della forza;
Rallegrati, reggia della felicità;
Rallegrati, ancora forte;
Rallegrati, varco di salvezza;
Rallegrati, pensiero forte;
Rallegrati, riva che ci doni la salvezza;
Rallegrati, luce santa;
Rallegrati, arma non spezzata;
Rallegrati, angelo del cielo;
Rallegrati, dono di Dio;
Rallegrati, protettore dei cristiani;
Rallegrati, aiuto dei poveri;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Le sofferenze che tu hai avuto saranno per noi aiuto nelle nostre, le tue ferite corporali proteggeranno i nostri dolori che vengono per disturbare la nostra pace; lascia il tuo dono nei nostri ostacoli, la tua pazienza Santo, ci otterrà la salvezza dell’anima e la potenza per distruggere i nostri difetti e per poter cantare a Dio;
Alliluia.
Il tuo sangue, o Santo, scorrendo per amore di Cristo, lava i nostri peccati, felice Mina, con i tanti tuoi miracoli muta i pensieri dei nostri nemici, affinché non siamo perseguitati con ingiustizia e non scenda la tenebra sopra la Veritа; perché sei tu colui che scopre le ingiustizie e sei degno di essere cantato:
Rallegrati, carezza dei giustiziati;
Rallegrati, vittoria dei soldati che lottano per la Fede;
Rallegrati, terra che fai produrre frutti di buone azioni;
Rallegrati, fiore di Siria;
Rallegrati, pietra preziosa scelta di Dio;
Rallegrati, rosa profumata tra le spine idolatriche;
Rallegrati, brillante della terra d’Egitto;
Rallegrati, portatore di doni che continui l’opera dei Magi;
Rallegrati, albero cresciuto tra i cedri del Libano;
Rallegrati, terra che ricevi l’acqua del Giordano;
Rallegrati, sentinella vigile dei Monasteri del Monte Santo;
Rallegrati, buon consigliere dei pellegrini al Santo Sepolcro;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
I resti dell’uomo tranciato che veniva alla tua Chiesa, vennero nascosti nel giardino di chi l’uccise per denaro. Tu Santo Mina, l’hai fatto uscire fuori nel secondo giorno risuscitandolo, miracolo per il quale l’omicida cadeva ai tuoi piedi con molte lacrime, pregando di non perdere la propria anima. Il resuscitato svegliato come da un sogno dopo la morte, cantava glorificando Dio.
Alliluia.
La voglia dell’omicida di nascondere il suo delitto non riusciva al cospetto di Dio, perché tu seguivi l’amore del pellegrino che nella tua Chiesa si recava e a lui ti sei mostrato come il soldato dell’Imperatore del Cielo. Hai messo così in luce il delitto e per questo noi ti cantiamo:
Rallegrati, miracolo più grande di tutti i miracoli;
Rallegrati, per il dono di restituire la vita;
Rallegrati, per il terrore dell’omicida vedendo questo miracolo;
Rallegrati, perché colui che moriva non ne comprendeva la ragione;
Rallegrati, perché non hai voluto scoprirla subito questa azione;
Rallegrati, perché a entrambi hai posto questo timore;
Rallegrati, perché hai messo nel cuore dell’uomo malvagio il desiderio d’inchinarsi;
Rallegrati, per la promessa realizzata di portare i doni nella tua Chiesa;
Rallegrati, a quanti corrono verso te;
Rallegrati, a coloro che ti rendono onore, Grande Santo;
Rallegrati, per le vergini povere che a te si affidano;
Rallegrati, per quanti hanno difficoltа economiche;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Questo prodigio che hai ottenuto dalla mano di Dio, quando hai fatto resuscitare il corpo tagliato a pezzi di quell’uomo, è un miracolo tanto grande che si è realizzato per il dono che Dio ha dato a Te, edè per la tua fede che cantiamo.
Alliluia.
Eutropio amante di sé stesso, promettendoti il vassoio d’argento più bello per la tua Chiesa, con il tuo nome impresso, voleva tenerlo per se, o Mina. Motivo per il quale Tu non sopportando questo scambio, hai preso il vassoio dal suo servo quando lo stava lavando e insieme a lui, l’hai custodito in mare, fino a quando Eutropio ha compreso lo sbaglio che faceva e per questo noi ti cantiamo:
Rallegrati, perché subito hai tirato fuori il servo e il vassoio dal mare;
Rallegrati, per il servo che hai restituito al suo padrone;
Rallegrati, che lui ringraziando Dio ha dato il vassoio alla Chiesa;
Rallegrati, che hai svergognato Eutropio per la sua viltà;
Rallegrati, che hai diretto i suoi piedi verso la via giusta;
Rallegrati, che hai liberato dalla morte l’uomo innocente;
Rallegrati, che hai mostrato a tutti la forza della vera fede;
Rallegrati, che hai dato la sconfitta al male;
Rallegrati, che a Dio vanno date le lodi;
Rallegrati, che il nome Suo è stato glorificato per questi miracoli;
Rallegrati, che per Lui hai sofferto ed hai vinto insieme a Lui;
Rallegrati, Martire che tanto intercedi per tutti;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Venendo Sofia, la donna di Fecozalia, alla Chiesa tua per pregarti, minacciata di essere presa dal soldato, chiede aiuto a gran voce e subito riceve da te protezione, svergognando in questa maniera davanti a tutti il bruto. Dopo tutto questo la donna ha lodato Dio cantando.
Alliluia.
Lo zoppo e la donna muta che da tempo attendevano la guarigione nella tua Chiesa con gli altri ammalati, ti hanno visto a mezzanotte dire: “Zoppo, alzati! tocca la donna e corri fuori di qui”. Per queste parole lui restò adirato, perché da te si credeva allontanato, non faceva alcun movimento; tu invece ripetuto l’ordine, lo hai costretto ad obbedire facendogli scoprire insieme a lei di essere guarito; per questo noi ti cantiamo:
Rallegrati, che lo zoppo impaurito cominciava a correre;
Rallegrati, che la muta impaurita iniziava a parlare;
Rallegrati, che altri ammalati sono stati guariti;
Rallegrati, che altri non credenti hai fatto credere;
Rallegrati, che amanti di Cristo hai fatto felici;
Rallegrati, che agli stranieri hai dato un tetto;
Rallegrati, che agli affamati hai dato il cibo;
Rallegrati, che le vedove hanno ricevuto la tua misericordia;
Rallegrati, che a coloro che erano in pericolo hai dato protezione;
Rallegrati, che a coloro che non avevano hai dato;
Rallegrati, che per Sofia sei stato un salvatore;
Rallegrati, che per quanti subiscono ingiustizia tu sei consolatore;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Oh molto felice Martire Mina! Ascolta la nostra preghiera che custodiamo nel cuore per essere protetti da Te nelle malattie, nelle difficoltà della vita, affinché onorando il tuo Nome possiamo testimoniare i tuoi miracoli, che sono Doni del Santo Spirito e che Tu dispensi a noi e a quanti hanno fede cantando;(3 volte)
Alliluia.
Venendo dentro di te la Parola di Dio, la tua immagine è stata illuminata, e sul tuo esempio molti altri martiri hanno attinto e sofferto come te, fino allo spargimento di sangue divenendo i protettori di quanto v’invocano, per questo ti cantiamo:
Rallegrati, stella che non si spegne;
Rallegrati, raggio di fuoco immateriale;
Rallegrati, luce per quanti cercano ciò che hanno smarrito;
Rallegrati, inseguitore dei ladri;
Rallegrati, perché sempre scopri il segreto che sta nel cuore di coloro che calpestano la Legge di Dio;
Rallegrati, per la barriera che poni davanti ai peccatori;
Rallegrati, per il pilone che poni davanti a coloro che si recano a far del male;
Rallegrati, per l’ostacolo che poni a coloro che vogliono la ricchezza in modo sbagliato;
Rallegrati, per il soffio di forza che dai ai cuori dei sofferenti;
Rallegrati, per la mano che scopre i malfattori;
Rallegrati, per la catena che lega le mani di coloro che operano ingiustizie;
Rallegrati, per la nebbia che poni davanti i pensieri sporchi degli uomini;
Rallegrati, Grande Santo Martire Mina che molto hai sofferto.
Sei stato utile e grande, aiuto ti sei mostrato alla gente negli ostacoli e nei pericoli, Grande Martire, trovando ai tanti uomini quanto avevano smarrito, i ladri hai inseguito, allontanando tutto ciò da quanti t’invocavano, tu li esaudivi, per questo ti preghiamo di essere misericordioso verso di noi quale ti cantiamo;
Rallegrati Santo Grande martire Mina, che molto hai sofferto.
Preghiera.
O molto onorato Santo Martire Mina, dispensatore di miracoli, ricevi la nostra umile preghiera, perché verso di te, come ad una vera fonte di guarigioni subito vieni in mio aiuto quando m’inchino innanzi alla tua icona con le mie calde lacrime, pregando Te. Vedi, grande Santo, la mia sofferenza, la mia povertà, guarda le mie malattie, le ferite dell’anima. Per questo ti prego molto felice Santo Mina, sbrigati a venire in mio aiuto con le tue Sante preghiere per essere il pilone del tuo servo. Ascolta i miei sospiri e non distogliere da me il Tuo sguardo che sono tanto triste, io so, Santo di Dio, che molto hai sofferto, che hai portato il peso di torture spaventose da quei pagani che non amavano il Cristo, per quelle grandi sofferenze oggi sei illuminato, ottenendo da Dio il Dono che chiedi, per questo abbiamo fiducia che dopo il tuo trapasso all’altra vita, hai messo nel nostro cuore la speranza entrando nella Chiesa con tanta fede, pregando Te, non è rimasto mai nessuno deluso. Chi ti ha chiamato in aiuto e tu non l’hai ascoltato? Santo Martire Mina, prega per me presso il trono di Dio, dove tu stai nei Celesti posti, per ottenere da te intercessione per poter lodare sempre e glorificare il più potente Nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn
Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo Dio nostro abbi pietà di noi. Amìn
Per le preghiere del tuo Santo martire Mina, Signore Gesù Cristo Dio nostro abbi pietà di noi e salvaci. Amìn.
Viaţa Sfântului Mare Mucenic Mina
Sfântul Mucenic Mina era egiptean de neam iar cu credinţa creştin şi cu slujba ostaş, fiind sub stăpânirea tribunului Fermilian în Mitropolia Cotuanului. Atunci împărăţeau Diocleţian şi Maximian, împăraţi păgâni care au dat poruncă în toate părţile ca, creştinii care nu se vor închina idolilor, să fie munciţi şi omorâţi toţi; încât credincioşii pretutindeni erau siliţi spre jertfe idoleşti.
Atunci fericitul Mina, nerăbdând să vadă nevoia aceea, nici voind să privească cum se cinstesc idolii cei fără de suflet, şi-a lăsat ostăşia şi s-a dus în munte în pustie, mai bine voind a vieţui cu fiarele decât cu poporul care nu cunoaşte pe Dumnezeu. Şi umbla din loc în loc prin munţi şi prin pustietăţi, învăţând Legea Domnului, iar cu postul şi cu rugăciunea curăţindu-şi sufletul său, slujea ziua şi noaptea adevăratului Dumnezeu. Apoi trecând multă vreme, s-a făcut un mare praznic idolesc în cetatea Cotuanului, la care adunându-se mulţime de popor păgânesc, se făceau diferite jocuri şi privelişti, alergări de cai şi lupte în cinstea necuraţilor zei, la care privelişte privea toată cetatea cu luare aminte, de pe locuri înalte.
Acel praznic, văzându-l Sfântul Mina mai înainte cu duhul, s-a aprins de râvnă după Dumnezeu, şi lăsând munţii şi pustietatea, a venit în cetate şi în mijlocul priveliştii a stat la un loc înalt, unde putea fi văzut de toţi, şi a strigat cu glas tare: "Venit-am către cei ce nu mă caută pe mine, arătatu-m-am celor ce nu întrebau de mine". Acestea strigând sfântul, toţi cei de la privelişte şi-au întors ochii spre dânsul şi tăcând se mirau de îndrăzneala lui. Acolo se afla şi Piros, ighemonul cetăţii.
Acela îndată a poruncit să prindă pe sfântul şi, aducându-l, l-a întrebat: "Cine eşti tu?" Iar Sfântul Mina a strigat în auzul a tot poporul, zicând: "Eu sunt robul lui Iisus Hristos, Care împărăţeşte în cer şi pe pământ". Şi iar l-a întrebat ighemonul: "Străin eşti sau eşti locuitor de aici? Şi cum ai îndrăzneala aceasta să strigi astfel în mijlocul priveliştii?" Iar sfântul nerăspunzând la cuvintele lui, unul din ostaşii cei ce stăteau înainte l-a cunoscut pe dânsul şi a zis: "Cu adevărat, acesta este Mina ostaşul care era sub stăpânirea tribunului Fermilian".
Iar ighemonul a zis: "Oare ostaş ai fost, precum grăiesc aceştia despre tine?" Sfântul a răspuns: "Aşa este, ostaş am fost şi petreceam în cetatea aceasta; dar, văzând fărădelegile poporului celui amăgit de diavoli care se închină idolilor iar nu lui Dumnezeu, pentru aceea am lepădat slujba ostăşească şi am ieşit din cetate, ca să nu fiu părtaş fărădelegii şi pieirii lor; şi am umblat până acum prin locuri pustii, fugind de oamenii cei necredincioşi şi vrăjmaşi Dumnezeului meu. Iar acum auzind de praznicul vostru cel necurat, am râvnit după Dumnezeul meu şi am venit să mustru orbirea voastră şi să mărturisesc pe Unul, adevăratul Dumnezeu, Care a zidit cerul şi pământul cu cuvântul Său şi ţine toată lumea". Auzind acestea ighemonul, a poruncit să ducă pe sfântul în temniţă şi să-l păzească până a doua zi. Iar el, toată ziua aceea s-a îndeletnicit cu prăznuirea şi cu priveliştea.
A doua zi a şezut ighemonul la judecată şi scoţând din temniţă pe Sfântul Mina, în toate chipurile voia să-l înduplece pe el la închinăciunea idolească, făgăduindu-i daruri şi cu munci îngrozindu-l. Dar de vreme ce nu a putut să-l înduplece cu cuvintele sale la credinţa cea idolească, a început a-l sili. Şi dezbrăcându-l şi întinzându-l la pământ patru ostaşi, a poruncit să-l bată fără cruţare cu vine de bou, încât curgeau şiroaie de sânge din rănile lui. Iar un oarecare dintre cei ce stăteau acolo, cu numele Pigasie, a zis către sfântul: "Miluieşte-te pe tine, omule, şi te supune poruncii ighemonului, mai înainte, până nu va fi zdrobit trupul tău de răni. Eu te sfătuiesc, apropie-te de zei, numai până la o vreme, ca să te izbăveşti de muncile acestea; iar pe urmă iarăşi vei sluji Dumnezeului tău. Vei aduce o dată jertfă idolilor şi puţină vreme vei sluji lor, ca să scapi de cumplitele munci".
Sfântul a răspuns cu asprime: "Du-te de la mine, lucrătorule al fărădelegii, căci eu am jertfit şi încă voi jertfi jertfă de laudă Dumnezeului meu, Care-mi dă ajutorul Său şi mă întăreşte în răbdare, încât muncile acestea mai mult mi se par uşurare decât cumplită muncă". Mirându-se muncitorul de răbdarea aceasta, a poruncit să pună asupra lui mai multe munci. Deci, sfântul a fost spânzurat pe lemn şi cu unghii de fier strujit, iar muncitorul, batjocorindu-l, zicea: "Oare simţi vreun fel de dureri, Mina? Oare îţi plac muncile? Voieşti să-ţi mai îndulcesc această dulceaţă?"
Iar mucenicul, deşi pătimea, a răspuns ighemonului: "Nu mă vei birui muncitorule cu muncile acestea de scurtă vreme, pentru că-mi stau înainte ostaşii Împăratului ceresc care îmi ajută şi pe care tu nu-i vezi". Iar ighemonul a poruncit slugilor să muncească mai aspru pe sfântul şi zicea: "Nu mărturisi aici alt împărat afară de împăraţii romanilor". Iar mucenicul răspundea: "Dacă aţi fi cunoscut voi pe adevăratul Împărat, nu aţi fi hulit pe Cel mărturisit de mine; pentru că Acela este cu adevărat Împărat al cerului şi al pământului şi nu este altul afară de Dânsul. Iar voi, neştiindu-L pe El, Îl huliţi şi-L asemănaţi cu împăraţii voştri cei muritori, cărora Cel de sus le-a dat cinstea cea împărătească şi stăpânirea, Însuşi fiind Domn a toată făptura".
Ighemonul a zis către dânsul: "Cine este Acela Care dă stăpânire împăraţilor şi stăpâneşte peste toţi?" Mucenicul a răspuns: "Iisus Hristos, Fiul lui Dumnezeu, Care totdeauna viază, Căruia toate I se supun, cele din cer şi cele de pe pământ. Acela este Care aşează în scaune pe împăraţi şi le dă stăpânire". Muncitorul a zis: "Oare nu ştii că împăraţii romanilor se mânie asupra tuturor celor care mărturisesc numele lui Hristos şi au poruncit să-i omoare pe dânşii?"
Răspuns-a mucenicul: "Domnul a împărăţit, să se mânie popoarele. Dacă împăraţii voştri se mânie asupra lui Hristos şi asupra creştinilor care mărturisesc numele Lui, ce-mi pasă mie? Eu de acea mânie nu ţin seama, fiind rob al Hristosului meu. Numai de aceasta am grijă, ca să petrec în mărturisirea Preasfântului Său Nume până la moarte şi să mă îndulcesc de dragostea Lui, de care cine mă va putea despărţi? Necazul sau strâmtorarea, sau prigoana, sau foamea, sau nevoia, sau sabia? Nimic nu mă va despărţi pe mine de dragostea lui Hristos!"
După aceasta muncitorul a poruncit să frece rănile lui cu petece de păr. Şi acestea făcându-se, mucenicul zicea: "Acum mă dezbrac de haina cea de piele şi mă îmbrac cu veşmântul mântuirii". Apoi a poruncit muncitorul să-l ardă pe sfânt cu făclii aprinse şi a fost ars tot trupul lui, iar el tăcea. Şi l-a întrebat pe el ighemonul: "Oare nu simţi focul, Mina?" Sfântul a răspuns: "Dumnezeul nostru pentru Care pătimesc, este foc mistuitor şi-mi ajută mie şi pentru aceea nu bag în seamă focul acesta cu care mă ardeţi şi nu mă tem de muncile voastre cele de multe feluri. Pentru că îmi aduc aminte de cuvintele Domnului meu din Evanghelie: Nu vă temeţi de cei ce ucid trupul, căci sufletul nu pot să-l ucidă".
Zis-a lui ighemonul: "Cum grăieşti tu acestea, căci ai petrecut toţi anii vieţii tale în oaste şi ştii carte?" Sfântul a răspuns: "Domnul nostru Iisus Hristos a zis nouă: Când veţi fi duşi înaintea împăraţilor şi a domnilor pentru Mine, nu vă îngrijiţi cum sau ce veţi grăi, că vi se va da în acel ceas gură şi înţelepciune cu care veţi grăi". Iar ighemonul a întrebat: "De unde a ştiut Hristosul vostru că veţi pătimi pentru Dânsul unele ca acestea?"
Sfântul a răspuns: "De vreme ce este Dumnezeu adevărat, apoi este şi înainte-văzător. El a ştiut şi ştie toate cele ce vor fi şi mai înainte de a se face oarecare lucruri; toate sunt ştiute de El, şi chiar şi gândurile noastre le cunoaşte". Iar ighemonul neştiind ce să spună împotriva acestora, a zis către sfântul: "Mina, lasă cuvântarea cea multă şi alege una din două: sau fii al nostru, ca să nu te muncim mai mult, sau fii al lui Hristos, ca să te pierdem odată".
Sfântul a răspuns cu mare glas: "Al lui Hristos am fost, sunt şi voi fi!" Iar ighemonul a zis: "Dacă voieşti, te voi lăsa două sau trei zile ca să te gândeşti bine şi să ne dai răspunsul cel de pe urmă". Sfântul a răspuns: "Nu două sau trei zile au trecut de când sunt creştin, şi n-am cugetat niciodată să mă lepăd de Dumnezeul meu. Deci nu se cade mai mult a gândi, nici a nădăjdui ighemoane altceva a auzi de la mine, decât numai acest răspuns de pe urmă: de Dumnezeul meu nu mă voi lepăda şi idolilor voştri nu voi jertfi, nici nu voi pleca genunchiul meu înaintea celor fără de suflet".
Atunci ighemonul, mâniindu-se mai mult, a poruncit să aştearnă pe pământ cârlige şi multe cuie de fier şi peste acelea să târască legat pe Sfântul Mina. Iar el, ca şi când ar fi fost tras pe nişte flori, mai cu îndrăzneală defăima pe zei şi nebunia poporului celui înşelat de diavoli. Iar ighemonul a poruncit să-l bată cu vergi de plumb şi a fost muncit astfel mult timp. Iar unul din ostaşii care erau acolo, anume Iliodor, a zis către muncitorul: "Stăpâne ighemoane, nu este tăinuit luminării tale cum că neamul creştinesc este nepriceput şi nu bagă seama de munci, ca şi o piatră sau lemn fără suflet, iar moartea o socotesc că pe o băutură dulce. Deci, nu te osteni mai mult, ci porunceşte mai degrabă a sfârşi pe acest creştin împietrit".
Îndată ighemonul a dat această hotărâre asupra sfântului: "Pe Mina, ostaşul cel rău, care a căzut în credinţa creştinească, iar porunca împărătească nu a vrut s-o asculte, nici a voit să jertfească zeilor, poruncim să se taie cu sabia, şi trupul lui să fie ars în foc înaintea tuturor". Deci, luând ostaşii pe Sfântul Mucenic Mina, l-au dus după cetate şi i-au tăiat capul; apoi aprinzând un foc mare au aruncat într-însul sfântul trup mucenicesc. Iar oarecare dintre credincioşi, după ce s-a stins focul, au venit acolo şi au apucat părţi din moaştele sfântului care rămăseseră din foc. Învelindu-le în pânza curată, le-au uns cu aromate, iar după puţină vreme le-au dus în patria lui şi le-au pus la loc cinstit, pe care loc mai pe urmă au zidit şi o biserică în numele lui; şi multe minuni se săvârşeau într-însa cu rugăciunile sfântului.
Mucenicul Tău, Doamne, Mina întru nevoința sa, cununa nestricăciunii a luat de la Tine, Dumnezeul nostru, că având puterea Ta, pe chinuitori a învins, zdrobit-a și ale demonilor neputincioase îndrăzniri. Pentru rugăciunile lui, mântuiește sufletele noastre, Hristoase Dumnezeule.
Mucenicul Tău, Doamne, Mina întru nevoința sa, cununa nestricăciunii a luat de la Tine, Dumnezeul nostru, că având puterea Ta, pe chinuitori a învins, zdrobit-a și ale demonilor neputincioase îndrăzniri. Pentru rugăciunile lui, mântuiește sufletele noastre, Hristoase Dumnezeule.
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