La questione sottoposta ai croati è molto sentita dal Paese: "Siete d’accordo che una disposizione che stabilisce che il matrimonio è un’unione tra un uomo e una donna sia inserita nella Costituzione della repubblica croata?"
Si tratterebbe dunque di proporre una definizione univoca di matrimonio, inteso come unione tra uomo e donna, attualmente assente dai principi della Costituzione. La consultazione è stata fortemente appoggiata dall'organizzazione conservatrice "Nel nome della famiglia" che a maggio aveva raccolto 700.000 firme per convocare la votazione.
Dato che il numero di firme raggiungeva oltre il 10% dell'elettorato del Paese, il governo croato ha dovuto accettare la proposta scatenando una bufera di polemiche. Secondo la maggioranza di centrosinistra e il premier Zoran Milanovic il referendum sarebbe discriminatorio nei confronti delle minoranze sessuali e delle coppie di fatto. Gli attivisti dei diritti gay hanno contestato la costituzionalità di poter legiferare sui diritti di una minoranza. D'altra parte è innegabile che oltre il 90% della popolazione sia cattolica e che i gruppi appoggiati dalla Chiesa locale si dichiarino assolutamente favorevoli all'introduzione del divieto delle nozze gay nello Stato.
Da diverso tempo si assiste ad una formidabile pressione politica, mediatica e culturale affinché in Italia venga concesso il diritto di sposarsi tra persone dello stesso sesso.
Siamo consapevoli che non tutte le persone con tendenze omosessuali rivendicano questo diritto; siamo anche consapevoli che le persone con tendenze omosessuali desiderano, come gli altri, sperimentare una vera relazione d’amore. Siamo convinti che sia necessario offrire una normativa a coloro che, di sesso uguale o diverso vivono nella stessa casa a prescindere dalla relazione affettiva.
Tuttavia siamo contrari alla introduzione nell’ordinamento giuridico italiano del cosiddetto matrimonio gay.
I fatti:
1. in Italia e in tutto il mondo occidentale il matrimonio è in crisi. A quanto pare, pochi vogliono sposarsi, e anche chi è sposato spesso ci ripensa. Eppure i gay sembrano non desiderare altro che il matrimonio.
2. I registri delle coppie di fatto sono desolatamente vuoti; evidentemente ai gay non interessa così tanto formalizzare il loro rapporto.
3. Le coppie omosessuali mancano delle due caratteristiche fondamentali del matrimonio: stabilità ed esclusività. Quindi un “matrimonio gay” non è possibile.
4. I diritti che, secondo i gay, vengono negati alle coppie omosessuali insieme al matrimonio sono già disponibili o possono esserlo grazie al diritto privato.
Perché, dunque, se non sono giustificabili, c'è tutta questa pressione a favore dei matrimoni gay?
1. Con l’approvazione dei matrimoni gay, i militanti omosessualisti vogliono mutare il comune sentire sull’omosessualità: se anche i gay possono sposarsi non c’è differenza tra omosessualità ed eterosessualità, a parte l'oggetto sessuale.
2. Non solo i gay, ma la finanza mondiale è totalmente schierata a favore dei matrimoni gay.
3. Dunque l’intera faccenda è una imponente campagna di manipolazione dell’opinione pubblica, un enorme tentativo di “cambiamento di paradigma” con lo scopo di indebolire i legami sociali e creare una massa di individui soli e vulnerabili.
Quali saranno le conseguenze dei matrimoni gay?
1. Nonostante l’ironia dei gay e dei loro potenti sostenitori, il matrimonio gay ha effetti negativi sulla famiglia.
2. La crisi della famiglia ha conseguenze negative sull’intera società: indebolendosi la famiglia viene meno l’ambiente ideale per la crescita e lo sviluppo dei bambini, il futuro della società; viene a mancare il principale ammortizzatore sociale; i vincoli sociali svaniscono rendendo la società una massa di individui.
3. Il matrimonio gay avrà come conseguenza la diffusione dell’omogenitorialità, che priva i bambini della necessaria complementarietà genitoriale data dal fatto di avere una mamma ed un papà.
Difendiamo la famiglia!
Tuteliamo la società! Proteggiamo i bambini!
Tuteliamo la società! Proteggiamo i bambini!
No al matrimonio gay
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.