sabato 2 novembre 2013

I SACRAMENTI DELLA CHIESA EUCARISTIA





Il sacramento dell'Eucaristia occupa il posto centrale nella Chiesa Ortodossa. Esso costituisce la parte principale della liturgia. Ogni Divina Liturgia и ripetizione dell'Ultima Cena, durante la quale il Salvatore, distribuendo ai discepoli il pane e il vino, li ha chiamati il suo Corpo e il suo Sangue: "Questo и il mio corpo... Questo и il mio sangue, il sangue della Nuova Alleanza, versato per molti (Mc 14,22-24). Per gli ortodossi credenti, il pane e il vino non "simbolizzano" il Corpo e il Sangue di Cristo, ma li diventano realmente, rimanendo materialmente pane e vino.
"La comunione ai Misteri di Cristo" serve per cambiare spiritualmente l'uomo. Uno dei Padri della Chiesa descriveva la sua profonda esperienza del sacramento della comunione: tornato nella cella dopo la liturgia, guardт le sue mani e vide le mani di Cristo, sentм in sй la sua presenza, che santificava tutta la persona, anima e corpo, nell'unione dello spirito. 
Il sacramento dell'Eucaristia si celebra ogni giorno, tranne alcuni giorni di Quaresima, per questo la possibilitа di comunicarsi c'и sempre. L'opinione sulla frequenza della Comunione и cambiata con il tempo. I primi cristiani comunicavano quasi ogni giorno, e chi ometteva senza una giusta causa tre eucaristie domenicali, era considerato escluso dalla Chiesa. In seguito hanno cominciato a comunicare piщ raramente. Prima della Rivoluzione, in Russia si considerava come norma comunicare almeno nei periodi cosiddetti di "quaresima" (la Grande Quaresima, cioи quella prima di Pasqua, la Quaresima di S. Pietro, quella prima dell'Assunzione ed ancora quella prima di Natale) e anche nel giorno del proprio onomastico. Ora sempre di piщ si segue la pratica della comunione piщ frequente, non meno di una volta il mese.
Le immagini delle celebrazioni liturgiche ortodosse si rifanno all'Antico Testamento. Isacco, messo sull'altare per il sacrificio, fu sostituito da Dio con un agnello; l'agnello doveva essere preparato dai Giudei per la festa di Pasqua, come memoriale dell'uscita salvifica dall'Egitto. Nella profezia veterotestamentaria si parla di un innocente, che come agnello, va mite al macello. Queste parole si ripetono durante ogni liturgia ortodossa. Il pane preparato per la comunione и chiamato Agnello
Metropolita Iuvenalij comunica i bambiniVasi sacri per la celebrazione della liturgia divinaIl vangelo ha dato un significato nuovo alle immagini veterotestamentarie. Il soldato trafisse con una lancia il fianco di Cristo, appeso alla croce, per confermare che era giа morto, e dal suo costato uscм sangue ed acqua. Per questo con l'acqua, che и un requisito della vita, si mescola il vino, cambiato dopo in Sangue di Cristo. Il coltello, con il quale il prete ritaglia le particole dalla prosfora (pane per la comunione) per distribuirle dopo ai fedeli, si chiama lancia. Queste e tantissime altre immagini dell'Antico e del Nuovo Testamento costituiscono l'unico tessuto della divina liturgia. In esso s'intrecciano le emozioni dei credenti, legando quello che sta succedendo con tutta la storia Sacra dell'umanitа. Il Corpo e il Sangue di Cristo sono "cibo spirituale", fuoco che brucia il male e che и capace di bruciare anche coloro che comunicano "indegnamente", cioи non sinceramente, senza venerazione, non essendosi preparati per la comunione con il digiuno e la preghiera, avendo sulla coscienza dei peccati nascosti. Invece che alla "guarigione dell'anima e del corpo", queste persone, secondo il parere della Chiesa, si preparano al castigo. "Si и comunicato per la condanna", si dice in questi casi nella Chiesa Ortodossa. 
Dopo il rituale stabilito, dopo le preghiere innalzate dal prete che celebra il sacramento, e da tutta la chiesa, quelli che comunicano si avvicinano al gradino (solea) del santuario. I bambini si fanno passare avanti, loro comunicano per primi. I bambini nella Chiesa ortodossa comunicano subito dopo il battesimo. I piщ piccoli, quelli che non possono ancora digerire il cibo solido, comunicano al Sangue di Cristo. Dopo l'acclamazione del diacono: "Con il timore di Dio e la fede, avvicinatevi!", quelli che vogliono comunicare, ponendo le loro mani sul petto in forma di croce, si avvicinano un dopo l'altro al calice, potir. Il prete, con uno speciale cucchiaino lungo, estrae una particola dal calice e la mette nella bocca della persona che comunica. 
Dopo aver comunicato, il fedele bacia la parte bassa del calice e va ad una piccola mensa, dove i ministranti gli dаnno da bere, dopo la comunione, un liquido caldo benedetto, vino con acqua, e da mangiare un pezzetto di pane benedetto.
Terminato il rito della comunione, i fedeli ascoltano una preghiera di ringraziamento e l'omelia del sacerdote. Nel giorno in cui comunicano, i fedeli ortodossi cercano di comportarsi decorosamente al massimo, ricordando il sacrificio di Cristo e il proprio dovere davanti a Dio ed agli uomini.




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