lunedì 30 settembre 2013

la Madonna Odighitria Patrona di Bari


L'icona presente a Bari, secondo la tradizione vi giunse nell'VIII secolo, durante l'eresia di Leone III l'Isaurico, quell'imperatore d'Oriente (dal 717 al 741) che comandò la distruzione delle immagini sacre.


Risale al Settecento la leggenda (redatta forse dall'abate Celafati). Narra di due monaci, che volevano trasferire l'icona da Costantinopoli a Bari, la nave che li trasportava fu per volere divino dirottata sulle coste baresi, il Vescovo dell'epoca accolse l'icona e la portò nella Chiesa Cattedrale dove è da allora venerata. La leggenda del trasporto dell'icona a Bari, è stata ritratta nel Seicento dal pittore genovese Bernardo Strozzi: Apparizione della Madonna Odighitria; si vedono i due monaci che sostengono una cassa sulla quale è la Madonna di Costantinopoli. L'opera si trova ora nella chiesa di S. Maurizio di Monti a Rapallo (GE).

L'immagine attuale risale al 1500, l'originale probabilmente era più grande e la Vergine doveva essere seduta su un trono.
Nel 1700 il quadro fu modificato sovrapponendogli una copertura metallica. La mano che sull'originale era all'altezza delle ginocchia, è stata nascosta e rifatta nel 1700 all'altezza del petto, questa modifica è venuta alla luce quando l'icona venne portata al Policlinico di Bari e sottoposta a una radiografia che rivelò il cambiamento della posizione della mano. Successivamente a questa scoperta si decise di cancellare la mano del 1700 per far apparire l'originale. Ai fedeli tuttavia è mostrata mediante un artificio tecnico l'icona tradizionale e cioè quella con la mano all'altezza del petto.

   

a sinistra prima e a destra dopo il restauro

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