domenica 28 luglio 2013

LA CHIESA, MISTICA EVA Sant'Ambrogio

Ambrogio nacque Treviri verso il 330 morì nel 397. Dopo aver studiato Roma, fu promosso governatore della Liguria, con residenza Milano. Era ancora catecumeno, quando il popolo all'unanimità lo elesse vescovo di questa città. Da questo momento si fece tutto tutti, secondo la testimonianza di Sant'Agostino. La sua predicazione, ispirata ai Padri greci in particolare ad Origene, è caratterizzata da un orientamento soprattutto pratico pastorale. Per mettere alla portata dei suoi fedeli la Parola di Dio, si sforza di trame il vero senso simbolico, come nella pagina che ora leggiamo.
Mosè mi ha insegnato che, dopo aver creato l'uomo, Dio fece pure la donna: Dio fece cadere un sonno profondo su Adamo, che si addormentò; quindi prese una costola dal suo fianco riempì il vuoto con la carne di lui. E il Signore Dio plasmò in donna la costola che aveva tolta ad Adamo (Gen. 2, 21-22)... E quando il soldato aprì il costato del Signore, subito ne uscì sangue acqua (Gv. 19, 34), che furono sparsi per la vita del mondo. Questa vita del mondo, è la costola di Cristo, è la costola del secondo Adamo. Il primo Adamo - infatti - fu anima vivente, l'ultimo Adamo è spirito vivificante (I COL 15, 45). L'ultimo Adamo è Cristo e la costola di Cristo è la vita della Chiesa. Noi siamo quindi membra del suo corpo, formati dalla sua carne dalle sue ossa (Ef. 5, 30). E forse il Cristo si è riferito a questa costola quando disse: Sento che una virtù è uscita da me (Lc 8, 46). Questa è la costola uscita dal Cristo, senza togliere nulla al suo corpo; non è infatti una costola corporea, ma spirituale. Ora lo Spirito non va soggetto a divisioni, ma si distribuisce ciascuno come vuole(I Cor. 12, 11).
Tale costola è Eva, madre di tutti viventi... E la madre dei viventi è la Chiesa, che Dio ha edificato sulla pietra angolare che è Cristo Gesù, su cui tutto l'edificio ben strutturato si innalza in tempio.
Venga dunque Iddio, plasmi la donna: Eva come aiuto ad Adamo, la Chiesa invece come aiuto a Cristo! Non perché Cristo abbia bisogno di un aiuto: siamo noi che cerchiamo e desideriamo di giungere, per mezzo della Chiesa, alla grazia di Cristo. Anche adesso la si edifica e la si forma; anche adesso la donna è plasmata e creata. Per questo la Scrittura usa un'espressione nuova, quando dice che siamo super-edificati sul fondamento degli apostoli dei profeti (Ef. 2, 20). Anche adesso l'edificio spirituale si erge in sacerdozio santo (I Pt. 2, 5). Vieni, Signore Dio, plasma questa donna, costruisci la città! E venga anche il tuo servo, perché io credo a quello che tu dici E' lui che costruirà per me la città (Is. 45, 13).
Ecco la donna, madre di tutti; ecco l'edificio spirituale, ecco la città che vive in eterno, perché non può morire. Questa è infatti la città di Gerusalemme, che oggi si vede sulla terra, ma che sarà rapita al di sopra di Elia, trasportata più in alto di Enoch, che fu rapito - non si ha infatti notizia della sua morte perché la malizia non gli cambiasse il cuore (Sap. 4, 11). Questa città è amata da Cristo perché gloriosa, perché santa, senza macchia né ruga (cfr. Ef. 5, 27). Più a buon diritto sarà trasportato il Corpo tutto intero, che non una singola parte! Questa è infatti la speranza della Chiesa. Sì, la Chiesa sarà certamente rapita, sarà assunta, sarà trasportata in cielo. Ecco: Elia fu rapito sul carro di fuoco e la Chiesa pure sarà rapita. Non mi credi? Credi almeno a Paolo, nel quale ha parlato Cristo: Noi - dice - saremo rapiti sulle nubi, nell'aria, incontro Cristo così saremo sempre col Signore (I Tess. 4, 17).

Tractatus in Evangelio secundum Lucam, II, 85-88. Sources Chrétiennes, 45, 1°, Parigi 1956, pp. 112-114. Ediz. italiana: Città Nuova editrice. Commento al Vangelo di S. Luca, I, Roma 1966, pp. 134-137.




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